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#Comunicati   lunedì 8 giugno 2015
Progetto scuole, passi da gigante in Emilia Romagna e Abruzzo

Importanti passi avanti in Abruzzo ed Emilia per la diffusione del football, grazie ai progetti scolastici portati avanti rispettivamente dai Crabs Pescara e dai Seahawks Bologna (tackle maschile) assieme a Neptunes (femminile) e Doves (flag), che hanno visto la loro conclusione lo scorso mese con un ottimo riscontro sia da parte degli studenti sia da parte degli insegnanti. Le iniziative, portate avanti da Simona Venturi e Stefano Capelli, dirigenti Neptunes e Sehawks Bologna, e da Fabrizio Moretti, delegato FIDAF per l'Abruzzo, si sono concluse con le finali disputate il 12 e 22 maggio.


A Bologna, presso il centro sportivo “Dozza”, sede dei campi d’allenamento dei Seahawks, hanno partecipato al torneo provinciale sei classi: le terze A, B e C dell’Istituto comprensivo Vado-Monzuno, la terza San Damiano e la terza San Tommaso dell’istituto Sant’Alberto Magno e la terza delle Scuole Cerreta. La formula prevedeva due gironi da tre squadre, con finali per il primo e terzo posto: ad aggiudicarsi il trofeo messo in palio è stata la terza C dell'I.C. Vado-Monzuno, guidate in sideline per l’occasione dal coach Pierpaolo Rita e dal giocatore Giovanni Lo Biondo dei Seahawks, che ha battuto i “cugini” della terza B dello stesso istituto per 6-0. A Pescara, presso il Circolo di Città S.Angelo, sono state coinvolte ben 6 scuole (4 elementari e 2 medie) e oltre 60 ragazzi della provincia.


Soddisfatto il Presidente della Commissione Scuola FIDAF Alessandro Zarbo che commenta così: "Risultati più che positivi quelli di Pescara e Bologna, segno di un grande lavoro portato a termine dalle società che hanno impegnato personale e risorse credendo fermamente nei progetti di promozione scolastica. L'intento non è solo quello di coinvolgere le scuole per un periodo limitato alle manifestazioni, ma di poter creare una base solida di collaborazione con le stesse, cercando ovviamente di ampliarla coinvolgendo anche altri Istituti ed Enti, per coltivare la conoscenza del nostro sport ed accrescere l'interesse verso la parte pratica nei suoi diversi settori e, perché no, anche da nuovi ed entusiasti spettatori. In diverse regioni la Commissione Scuola sta dando supporto al lavoro di Delegati e società con risultati molto incoraggianti, quindi è a loro che faccio a nome di FIDAF i complimenti. Continuate così!".

Nell'intervista fatta da Dario Giordo, addetto stampa Seahwks, i bolognesi rispondono così: "Siamo molto soddisfatti dell’esito della collaborazione con le scuole – spiegano Stefano Capelli e Simona Venturi, dirigenti Seahawks e Neptunes – c’è stata una grande partecipazione e molti dei ragazzi hanno scoperto un nuovo sport, riuscendo anche a divertirsi. L’obiettivo è che l’esperienza possa ripetersi, cercando di coinvolgere sempre di più gli studenti, con la speranza che un giorno possano magari indossare anche casco e paraspalle"

I pescaresi non vedono l'ora di ricominciare e ci raccontano la loro esperienza: "Già da molto tempo portavamo avanti dei progetti simili e sperimentali – ci racconta Francesco Morra dei Crabs Pescara, responsabile del progetto – ma adesso per la prima volta lo facciamo nell'ambito dei percorsi indicati dalla FIDAF e dal MIUR. Siamo molto soddisfatti per la grande partecipazione e per il riscontro avuto. Oltre ai maestri ed ai dirigenti scolastici, che si sono dimostrati particolarmente disponibili ed entusiasti anche loro per il fatto di aprirsi a una disciplina che non rientra tra quelle che si praticano tradizionalmente a scuola come il flag football, anche i genitori sono rimasti particolarmente contenti. Abbiamo organizzato anche una sorta di “terzo tempo” finale, dove ci siamo ritrovati tutti insieme al termine delle gare anche con Aldo Stanzani, head coach dei Crabs, che ogni venerdì si è impegnato proprio per spiegare il flag football agli insegnanti. E' stato un lavoro molto duro, ma aver toccato con mano i frutti ci ha ripagato. Ne è valsa sicuramente la pena. I ragazzi a questa età sono particolarmente ricettivi e in tanti hanno chiesto informazioni su come e dove poter praticare il flag football anche al di fuori della scuola. Abbiamo potuto constatare, in particolare, come i maschi si affidino soprattutto all'istinto, mentre le ragazze sono più tecniche e imparano meglio gli schemi. C'è stato un livello molto alto di competitività e tutti i ragazzi sono molto migliorati nel corso dell'anno. Per la nostra regione si tratta di un nuovo inizio perché, come dicevo in apertura, ora abbiamo il “placet” della Federazione e del Ministero e questo ci aiuta. Tra noi, peraltro, non mancano i divulgatori del flag football come Donatello Colasante, Karen Crocetta e Natascia Di Pietro, che ringrazio”.

Foto di Patricia Pace.

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