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#Comunicati   domenica 10 luglio 2016
Il Football Americano in Italia è ancora un “affaire” milanese!

Alla fine è andata come tutti si aspettavano: hanno vinto i Rhinos, i più forti quest’anno, i più completi e regolari, quelli con un certo Chris Ault sulla panchina che ha dimostrato di poter fare la differenza, soprattutto in materia di mentalità.

Sconfitti già due volte nella stagione regolare, i Giants non partivano ovviamente con i favori dei pronostici, ma la loro crescita, partita dopo partita, e il bel gioco dimostrato nella semifinale contro i vice-campioni d’Italia dei Panthers Parma, soprattutto in difesa, hanno reso il risultato, almeno alla vigilia, tutt’altro che scontato.

La marching band (spettacolare!), lo spettacolo dell’ingresso in campo di Rhinos e Giants, gli inni nazionali italiano e americano cantati dal vivo da Loretta Grace, le tribune coloratissime e festanti…l’inizio di questo Italian Bowl è da brividi!

I Rhinos partono in attacco e Nick Ricciardulli mette subito il turbo: 3 corse, 60 yard conquistate e TD! Antonio Catalani arrotonda e i Giants dopo meno di 3 minuti si ritrovano sotto per 7 a 0. Il primo drive offensivo di Bolzano si chiude con un punt e i Rhinos ripartono dalle proprie 30 yard. La musica è la stessa e a suonarla , di corsa, sono TJ Pryor e Nick Ricciardulli, quest’ultimo letteralmente devastante. La trasformazione riesce e siamo 14 a 0! 
Finalmente arriva la reazione dei Giants, che a 5 minuti dalla fine del primo quarto sbloccano l’inerzia del proprio attacco con una serie di lanci precisi di James Peterson e il touchdown di Marco Podavitte, il calcio di trasformazione di Emil Guariento e poi una safety di Sonny Brunoro ottenuta dopo un’inspiegabile azione suicida di kick off return dei milanesi. I Giants si portano a sole 5 lunghezze dai Rhinos: 14-9. Tornano subito in attacco, dunque, i bolzanini ma la difesa dei Rhinos mette tanta, troppa pressione sul QB, che fatica a trovare la tranquillità giusta per lanciare in modo preciso e il drive si chiude con un punt.  I Rhinos tornano in attacco e sbrigano la “pratica” in meno di 2 minuti, con un’altra devastante galoppata di Ricciardulli che viene fermato a 5 yard dalla endzone, ma che varcherà  poco dopo il cambio di campo, che segna l’inizio del secondo quarto di gioco. Antonio Catalani non fallisce la trasformazione e il gap torna ad ampliarsi: 21 a 9 Rhinos. Trenta punti  segnati praticamente in un solo quarto: è una finale da spettacolo puro, e gli oltre 3.500 spettatori presenti sulle tribune dello stadio di Cesena approvano con entusiasmo crescente.
Il gioco aereo dei Giants, orchestrato da un ottimo James Peterson, porta Bolzano a muovere la catena fino alle 30 Rhinos, ma il tentativo di andare oltre viene vanificato dall’attenta difesa milanese, che ha nell’americano Jonathan McNeal uno dei protagonisti.
Alla prima azione d’attacco di questo nuovo drive, i Rhinos fanno saltare il pubblico in piedi con un big play aereo: Pryor lancia una bomba di 55 yard su Carlo Gavazzi, che riceve a 5 yard dalla goal line. I Rhinos optano per un field goal, calciato perfettamente tra i pali da Catalani. Il tabellone si aggiorna nuovamente: 24-9. Nei Giants prova a sbrogliare la situazione Peterson, che chiuderà questi primi due quarti di gioco con un buon bottino di yard conquistate su lancio, ma anche con una serie di errori che costano cari ai Giants. Anche il tentativo di field goal da 48 yard tentato da Emil Guariento fallisce e rientra l’attacco milanese. Pryor manda a segno un’altra delle tante stelle di questa squadra, Giacomo Bonanno e l’Orogel Stadium esplode: la tribuna stampa si trova nel bel mezzo della ‘torcida’ nero-arancio e vi assicuro che è una bolgia infernale! Extra point ancora a segno e 31 a 9 Rhinos.
A meno di 2 minuti dall’half time, i Giants accorciano le distanze con un lancio da 43 yard di Peterson su Gabriele Ghirotti. La conversione da due punti non riesce e il punteggio si attesta sul 31 a 15, restando invariato fino allo scadere del tempo.

A metà partita le statistiche parlano di 408 yard totali conquistate dai Rhinos (delle quali 217 su corsa e 191 su lancio) contro le 236 dei Giants (55 su corsa e 181 su lancio) ed è chiaro che la difesa di Bolzano debba cambiare passo e cercare di fermare soprattutto le corse di Ricciardulli se vuole tentare di ribaltare il risultato. Prima di vederla in azione, però, l’attacco di Bolzano riesce ad aggiungere qualche punto sul tabellone con un bel drive di attacco che si conclude con un field goal da 30 yard di Emil Guariento: 31-18.
Gavazzi, Pryor, Ricciardulli, Arioli…questo drive d’attacco dei Rhinos porta il marchio di tanti protagonisti, con Gabriele Arioli che mette a segno un’altra spettacolare ricezione in endzone e Catalani che trasforma per il 38 a 18. I Giants sbagliano tanto, troppo in attacco, con Peterson sottotono e statistiche che parleranno a fine incontro di 19 completi su 47 tentativi. La difesa riesce a contenere come può il mattatore oriundo dei Rhinos, ma l’incredibile batteria di ricevitori dei milanesi non sbaglia un colpo e, complice anche qualche fallo di troppo di Bolzano, arriva a ridosso della goal line. Impossibile sbagliare per Ricciardulli, che segna il quarto TD personale dell’incontro, con oltre 220 yard corse (9,3 a portata!). Dopo il calcio di trasformazione (anche Catalani è stato perfetto questa sera) il tabellone dice 44 a 18 e la salita per i Giants a questo punto, si fa verticale. Inizia l’ultimo quarto di gioco e a Bolzano serve un miracolo. Ma i Rhinos sono in controllo totale del gioco e non serve fare altro per conquistare quello scudetto che in casa nero-arancio mancava dal 1990. Il titolo IFL, l’Italian Bowl 2016 è ancora un ‘affaire’ milanese, ma questa volta a gioire è il popolo dei rinoceronti! 

MVP Italian Bowl NICK RICCIARDULLI

Foto by Giulio Busi