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#Comunicati   sabato 7 luglio 2018
Warriors Bologna Campioni D'Italia di Seconda Divisione!

Credits: Giulio Busi
Fa caldo a Parma, in questo sabato pomeriggio di inizio luglio e il meraviglioso campo dello Stadio Lanfranchi è illuminato da un gran sole. Le tribune hanno iniziato a riempirsi sin dalle prime ore del pomeriggio, con lunghe code ai botteghini e il Village antistante lo stadio animato dai tanti, coloratissimi tifosi del football italiano. Dopo il Nine Bowl, è il Silver Bowl, la finale di Seconda Divisione, ad andare in scena: i Pretoriani Roma (home team di questa finale) affrontano i Warriors Bologna, squadra ampiamente favorita dai pronostici sin dall’avvio della stagione. Sono due squadre storiche del nostro football, anche se i romani hanno un nome “nuovo”, perché team nato in questa stagione dalla fusione agonistica dei Gladiatori Roma (la squadra, in attività, più antica d’Europa) e dei Barbari Roma Nord, quattro volte Campioni di Seconda Divisione nella loro lunga storia.

 I Pretoriani vincono il coin toss e decidono di partire in attacco. La primissima azione di questo Silver Bowl è una stupenda corsa di Alessandro Di Giorgio, uno dei protagonisti annunciati di questa finale, e per poco non regala immediatamente un dispiacere ai Warriors. La difesa bolognese però prende immediate contromisure e blocca il drive offensivo dei romani. Niente di fatto anche per l’attacco dei Warriors in questo avvio di partita. Sono le difese a dominare e si dovrà aspettare l’inizio del secondo quarto di gioco per togliere lo 0 dal tabellone. Sono i Warriors ad andare in touchdown per primi, dopo un lungo drive che ha visto il QB bolognese, Nicolò Scaglia, protagonista con ottimi lanci sui propri ricevitori e poi autore della segnatura con un’azione personale. Il calcio di trasformazione di Edoardo Gulisano va a buon fine: 0-7. I Pretoriani provano a reagire ma la difesa di Bologna è attenta e annulla qualunque tentativo di varcare la metà campo. I Warriors tornano in attacco e Ervis Cira semina ripetutamente il panico nella difesa di Roma, con corse efficaci che portano l’attacco bolognese in profondità, abbastanza da consentire al kicker Gulisano di centrare i pali per il field goal che incrementa il vantaggio dei Warriors: 0-10. Bologna fa muro in difesa e i Pretoriani non riescono a trovare varchi né di corsa né per le vie aeree. A poco più di due minuti dall’intervallo di metà partita, i Warriors allungano con una corsa di Ervis Cira e la trasformazione di Gulisano: 0-17. Con questo punteggio le squadre vanno negli spogliatoi.

Durante l’half time, spazio alle premiazioni dei migliori ‘scorer’ (addetti alle statistiche) dei tre Campionati tackle FIDAF: Dario Marinello, Elena Bertorelli, Luigi Dalzio e Martina Bigazzi.

Premio speciale “Lucia Strain” per il TD più veloce messo a segno durante la stagione regolare in Seconda Divisione a Giuseppe Leo, dei Vipers Modena.

Nella seconda metà dell’incontro la musica non cambia. I Warriors spingono con tutte le armi che hanno a disposizione e a metà del terzo quarto di gioco varcano ancora la endzone romana con una QB sneak di Niccolò Foresti. Il calcio di trasformazione, questa volta, viene bloccato e il punteggio si fissa sullo 0-23. Sul drive offensivo romano, finalmente anche i Pretoriani riescono a sbloccarsi e prima con un lancio preciso di D’Ottavi su Federico Ticenghi e poi sfruttando una penalità inflitta agli avversari, arrivano sulle 23 yard dei bolognesi, ma questo è tutto quello che i Warriors concedono loro. Il terzo quarto termina senza ulteriori sussulti, con le difese di nuovo in cattedra per tutte e due le squadre. Le statistiche al termine del terzo quarto di gioco sono chiarissime: Bologna ha chiuso ben 23 primi down. Roma nessuno. 259 le yard offensive totali per i Warriors, 140 per i Pretoriani.

Roma sogna la rimonta proprio al cambio di campo ed inizio dell’ultima frazione di gioco quando, dopo una serie di azioni produttive, D’Ottavi lancia un pass direttamente in TD…ma qui arriva il grande gesto atletico di Jonathan Cerullo, giovanissimo cornerback bolognese che intercetta, sventando il pericolo e restituendo l’ovale ai compagni del reparto offensivo. E’ una di quelle azioni capaci di suonare la carica (se mai ce ne fosse bisogno) e i Warriors dimostrano di non voler affatto rallentare la propria marcia, fin qui trionfale. Scaglia spara una vera bomba su Sassoli, che riceve sulle 40 yard avversarie e poi perde la palla. Ma c’è un face mask, uno dei falli più sanguinosi del football in termini di perdita di terreno, e i Warriors ripartono  da una posizione troppo ghiotta per non finalizzare. Scaglia trova Mattia Parlangeli in endzone e, dopo la trasformazione di Gulisano, il vantaggio dei bolognesi si fa incolmabile: 0-30. Mancano poco più di 10 minuti alla fine della partita, tantissimo per il football e i Pretoriani non vogliono lasciare senza aver tentato il tutto e per tutto. A 6 minuti dal termine, finalmente, riescono a sbloccare il risultato con un bel passaggio di D’Ottavi su Yustman, che poi trasforma anche da due punti. Sul kick off, Roma esegue un perfetto ‘onside kick’, lo ricopre e riconsegna la palla all’attacco romano… Bologna ha perso un po’ di concentrazione adesso, e concede tutto ciò che non ha concesso sino ad ora. D’Ottavi imbecca Andrea Paparelli in endzone e lo svantaggio si riduce, pur non riuscendo la trasformazione: 14 a 30. Mancano meno di 3 minuti alla fine della partita e il divario è però troppo grande per pensare che possa essere colmato: Bologna ha una difesa che ha concesso 39 punti in totale in questo Campionato (inclusi i  14 sin qui subiti in finale) e i Pretoriani lo sanno. Ritentano l’onside kick, ma questa volta senza successo. Il tempo corre e i Warriors tornano in attacco gestendo alla perfezione il cronometro. Sulla sideline bolognese iniziano i festeggiamenti, con le classiche “docce” ai coach. Mancano 25 secondi, il QB si inginocchia e i Warriors vincono meritatamente il Silver Bowl per 30 a 14, conquistando il diritto alla promozione in Prima Divisione.

MVP della partita Tiberio Calbucci, Linebacker dei Warriors

Foto credits: Giulio Busi