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#Comunicati   domenica 4 agosto 2019
Italia vs Spagna: Il Recap della Partita

Ph. Credits: Giulio Busi
Alla Norvegia il primo possesso, con Nordberg che prende palla e corre nel buco centrale per tutto il primo drive ottenendo buoni risultati. Myhrer prova ad alternare qualche gioco di lancio ma il secondario italiano opera una buona pressione e, sul tentativo di trasformare un quarto down, consente a Perbellini di effettuare un sack. 

Ecco quindi che entra in campo l’offense italiana, con Tenconi e Brovelli che corrono e si addentrano in territorio norvegese. Alternando dei buoni lanci su Rinaldi e Costanzi poi, Rossi si avvicina alla red zone; da dove poi Allegretti segna il suo primo TD del torneo per il 7 – 0 (trasformazione di Salsa).

Il drive offensivo dei norvegesi inizia alla grande, con una bella corsa di Myhrer che guadagna il primo down. È poi Asheim a guadagnarne un altro, rompendo un paio di placcaggi e arrivando sulle 30 avversarie. Il TD ad opera di Sweetlove viene annullato da un holding che ributta indietro la formazione scandinava, ma il RB norvegese riesce a tornare in red zone alternandosi con Busch. Al terzo tentativo di trasformare un quarto down tuttavia, la Norvegia viene bloccata dalla difesa italiana.

Per uscire dalla propria red zone, Rossi decide di tenere palla e correre esternamente guadagnando un primo down. Con una hitch su Rinaldi ed una corsa di Tenconi poi, l’attacco italiano avanza ma la difesa avversaria li costringe al primo punt della partita.

Con la Norvegia che riparte a 7 yard dalla propria end zone, il QB Myhrer si fa carico di togliere l’offense da una posizione pericolosa con una corsa da 15 yard. I passaggi tuttavia non riescono e la palla torna in mano all’offense italiana, che grazie all’ottimo ritorno di Boni riparte dalle 25 avversarie. Mozzanica riceve poi una curl e con un buon after catch guadagna il primo e goal. Da qui Rossi ha strada facile, e seguendo il blocco di Allegretti entra in end zone. L’extra point viene tuttavia bloccato dal gigante Latkowski, che con i suoi 197 cm di altezza salta e tocca l’ovale.

Niyokindi ritorna un ottimo kickoff e consente alla Norvegia di ripartire dalle 35 in territorio avversario. Ma la difesa italiana causa un fumble e fa ritornare in campo il proprio attacco. Nonostante manchino pochi minuti all’half time, l’imponente linea di difesa norvegese continua a contenere le corse degli azzurrini e l’Italia si trova costretta a spostare il gioco sui lanci colpendo Boni, Costanzi e Brovelli che ricevono e chiudono tre primi down. Costanzi riceve poi una fantastica seam ed entra in end zone; a 17 secondi dalla fine, con l’extra point di Salsa l’Italia allunga per 20 – 0.

L’Italia riparte dalle proprie 40 con il buon ritorno di Boni, ma all’azione successiva Rinaldi perde palla su una screen e la difesa norvegese ricopre il fumble. Tornata in campo, la Norvegia comincia ad attaccare con le corse centrali di Nordberg e Busch. La difesa italiana comincia infatti ad accusare il gap fisico in linea e gli avversari ne approfittano per colpire ancora il buco centrale e andare a segno con Busch. Con il calcio di Fjeldseth il risultato va a 20 – 7. 

I drive successivi vedono entrambe le difese sovrastare gli avversari, con una serie di punt che rimbalzano l’ovale da una parte all’altra. Dopo un pesante pass interference tuttavia, Mozzanica riceve una fantastica palla in estensione arrivando ad una yard dalla end zone. A segnare è poi Tenconi, che con il calcio di Salsa porta l’Italia in vantaggio 27 – 7. 

La Norvegia torna in campo prepotentemente con il ritorno di Dysterud, che consente al proprio attacco di ripartire dalle 30 avversarie. Da questa comoda posizione è ancora Busch a sfondare il buco centrale con una corsa per il suo secondo TD, ma l’Italia blocca l’extrapoint e il risultato va sul 27 – 13. 

L’ultimo quarto comincia con l’attacco italiano in campo, che si affida alle corse di Brovelli per far scorrere il tempo e guadagnare terreno. Ma quando Rossi trova Rinaldi libero sul profondo l’Italia sfrutta l’occasione e giunge in red zone. Il QB azzurrino si incarica quindi di correre personalmente ed entra in end zone per il 34 – 13 (trasformazione buona di Salsa).

Al drive successivo la Norvegia è costretta ad un punt di allontanamento e, tornata in campo, l’Italia ricomincia a correre per terminare la partita al più presto. A suonare l’avanzata Tenconi e Brovelli, ma quando Rinaldi si libera del suo DB, Rossi lo trova ancora e riceve un ottimo pallone a 5 yard dalla end zone. La difesa norvegese tuttavia regge botta ed obbliga l’Italia ad un field goal, messo dentro da Salsa per il 37 – 13. 

Nel finale la Norvegia vuole comunque provare a mettere punti sul tabellone e ci prova sul lungo con Gobel  e Fjeldseth, grazie ai quali il team rosso-blu oltrepassa la metà campo. Ci pensano poi Busch e Nordberg a giungere in end zone; ma a segnare ad un minuto dalla fine sarà Nielsen, trovato solo in end zone da Myhrer per il TD finale del 37 – 20. 

L’MVP offense del match va al QB parmense Rossi, che con 275 yard si riconferma nella top 3 del torneo. A Saetereng quello difensivo invece, con 6 placcaggi totali ed un tackle for loss.