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#News   venerdì 24 aprile 2020
When The Going Gets Tough...

Sono passati giusto 60 giorni dalle prime richieste di chiusura delle attività lavorative, didattiche e sportive ed è tempo anche per noi di qualche riflessione su quello che è stato e che sarà.

Da un giorno all’altro ci siamo ritrovati proiettati in una situazione che chiamare surreale è riduttivo…Scuole, aziende, palestre, piscine, stadi, bar, ristoranti, parrucchieri, studi professionali, uno dopo l’altro hanno chiuso tutti le proprie saracinesche lasciandoci disorientati, impauriti, esterrefatti per una situazione che nessuno di noi aveva mai vissuto e che mai avremmo pensato di vivere. Isolati dai nostri “anziani”, memoria storica di altre aberranti condizioni, quali quelle delle ultime grandi guerre, divisi da amici ed affetti, “derubati” della nostra libertà e delle nostre passioni. Restate a casa, andrà tutto bene, uniti ce la faremo…per settimane e settimane ci siamo sentiti ripetere e noi stessi abbiamo ripetuto frasi magari un po’ infantili, ma in qualche modo rassicuranti, come gli applausi e i cori dai balconi, gli straordinari gesti di solidarietà di tante persone, comuni e non, i sorrisi stanchi di medici, infermieri e volontari dietro alle loro mascherine. Oggi, dopo 60 giorni, e con i numeri dei contagi che finalmente cominciano a scendere, la mente è già rivolta a quel che si potrà fare “dopo”. A come sarà possibile ricostruire tutto ciò che è andato distrutto, ma anche a come conservare ciò che di bello questo “lock down” ha regalato al mondo.

E il football?? Come tutti gli altri sport, in tutto il pianeta, si è fermato. Campionati cancellati, proprio nel momento tanto atteso della loro ripartenza, atleti arrivati al top della loro condizione costretti a sfogarsi con allenamenti casalinghi, confinati a non più di 200 metri dalla propria abitazione, il nostro Blue Team costretto (di nuovo!) a rinviare il sogno europeo, tifosi ammutoliti nella loro voglia di rivincita o rinnovata vittoria, dirigenti alle prese con scenari difficili da digerire, già concentrati sul trovare un modo per sopravvivere. Questo maledetto virus non ha risparmiato nessuno nemmeno nel mondo dello sport, mietendo vittime ovunque, rendendo tutti democraticamente uguali, professionisti e non.

Zitti zitti, però, noi non siamo rimasti a guardare. Le squadre si sono date da fare con iniziative importanti per i territori di riferimento, con raccolte fondi, assistenza alle famiglie in difficoltà, idee per aiutare chi lavora in prima linea, video e tutorial per cercare di mantenere uniti gli atleti e gli appassionati, interminabili chiacchierate nelle chat e sui social…giocatori e dirigenti dei team italiani sono scesi in prima linea, ricordando al mondo dello sport che per noi questo, purtroppo non è un lavoro: prima di allenarci e giocare, dobbiamo rimboccarci le maniche e  provare a fare andare avanti un Paese oggi in fortissima difficoltà: tanti gli operatori del mondo sanitario nei roster delle nostre squadre. Tanti i volontari, i lavoratori dei settori che in questi due mesi hanno operato incessantemente per consentire a noi tutti di restare tranquilli a casa. La FIDAF li ha voluti simbolicamente onorare a Pasqua nominandoli MVP della stagione, applaudendo alla tenacia, al coraggio, all’impegno profusi.

Ci siamo inventati un ingresso nel mondo degli e-sport, una comunità virtuale dalle potenzialità enormi, con il primo Torneo Italiano Madden FIDAF 2020 della nostra storia, stiamo moltiplicando i seminari tecnici online, quei webinar che ogni settimana raccolgono oltre 100 allenatori italiani davanti ad un video, pronti a mettersi in gioco e a prepararsi al meglio per “dopo”. Ci stiamo battendo in prima linea presso le sedi istituzionali, il Ministero dello Sport, il CONI, per fare in modo che questa situazione si trasformi in una opportunità che renda, finalmente, giustizia anche al variegato mondo delle DSA, le Discipline Sportive Associate, figlie di un Dio minore nel sistema sportivo italiano. Stiamo studiando un modo per ripartire, immaginando scenari, ipotizzando calendari…

No, il Covid19 non ci ha fermato. Perché noi non ci siamo arresi né mai lo faremo. Fa parte del DNA di questa disciplina sportiva che tanto amiamo, la cui filosofia è da sempre ben descritta dai versi di una famosa canzone di Billy Ocean, ispirata probabilmente ad una citazione di Joseph P. Kennedy, il padre di John F. Kennedy: “When the Going Gets Tough, The Tough Get Going”…