Un cielo parzialmente coperto ha accolto gli azzurri a Innsbruck, nel bellissimo Tivoli Stadium, teatro della semifinale dei Campionati Europei di Gruppo A, con l’Italia nel ruolo di Campione in carica a doversi difendere da un’Austria arrembante, in cerca di rivincita dopo la clamorosa eliminazione proprio per mano degli azzurri nell’ormai lontano 2019. Il Blue Team è arrivato sino a qui grazie alla vittoria contro la Gran Bretagna per 28 a 23 lo scorso ottobre a Milano ma la Squadra schierata quest’oggi in campo dall’Head Coach Davide Giuliano è profondamente diversa, complice il ricambio generazionale e qualche assenza eccellente, quelle tra tutti di Jared Gerbino, Tamsir Seck e Matteo Felli.
L’Italia vince il coin toss ma sceglie di attaccare nella seconda metà della partita. Palla all’offense austriaca, dunque, guidata da Alexander Thury in cabina di regia, fresco Campione d’Austria con i suoi Danube Dragons e primo drive che termina con il TD su corsa di Tobias Bonatti, poi trasformato su calcio per il 7 a 0 che sancisce sin da subito le velleità dei nostri avversari. Non così efficace il primo drive offensivo azzurro, che termina con un punt dopo una serie di tentativi mal riusciti tutti incentrati sul gioco aereo. Il raddoppio austriaco arriva di lì a poco, complice l’ottima posizione di campo regalata dall’Italia: è un’altra corsa vincente, questa volta ad opera di Yannick Mayr a far muovere il punteggio, che dopo il calcio tra i pali di Arno Schwarz passa sul 14 a 0. Le cose vanno di male in peggio per gli azzurri, che nel secondo drive offensivo commettono una serie infinita di errori su ricezione e, con un altro errore nel punt, rimettono gli austriaci a ridosso delle proprie 40 yard. Il primo big play azzurro è difensivo, ma non riesce fino in fondo: Ryan Minniti intercetta Thury e quando sembrava ormai lanciato verso l’endzone, arriva il placcaggio degli avversari, con annesso fumble e recupero della palla da parte degli austriaci, che ripartono dunque, seppure dalle proprie 20 yard. Questa volta la difesa azzurra fa buona guardia e anche l’Austria deve ricorrere al calcio di allontanamento, che consente ai nostri di ripartire dalle proprie 40 yard. Finisce un primo quarto contrassegnato da un impressionante numero di palle perse dai nostri (12 consecutive!) e dalla grossa difficoltà di macinare yard da parte del Blue Team. Il terzo punt di giornata arriva in apertura di secondo quarto, controbilanciato dal turnover on downs dell’Austria, ben fermata dalla difesa azzurra. A muovere nuovamente il punteggio, però, sono ancora i nostri avversari, grazie ad un field goal di Schwarz che porta il vantaggio a 17 a 0.
A 4’30 dall’half time finalmente arrivano i primi lanci completi su Jordan Bouah e l’Italia muove la catena fino alla red zone. Il primo TD azzurro arriva grazie alla ricezione di Tommaso Finadri su lancio di Luke Zahradka, poi trasformato su calcio da Ivan Giuliani: 17-7 e questo è il risultato con il quale le due squadre vanno all’intervallo.
Terzo quarto con le difese sugli scudi e l’’Italia che blocca anche un tentativo di field goal. Quando l’inerzia offensiva sembra essere finalmente passata sulla sponda azzurra, ecco che un fumble ad una yard dalla chiusura del down in profondità sul campo avversario vanifica gli sforzi degli azzurri e riporta l’Austria in attacco, quando mancano meno di 2 minuti alla fine del terzo periodo di gioco. Inizia l’ultimo quarto, ancora una volta gli azzurri non riescono a convertire sul 4&1 e l’Austria ne approfitta andando alla terza segnatura di giornata, un TD pass di Thury per Florian Bierbaumber. I punti diventano 24 con la trasformazione di Schwarz e le speranze di rimonta per la nostra Nazionale si spengono. Prima del fischio finale, ultimo sussulto azzurro con Bouah che riceve il lancio di Zaharadka e corre in TD pressoché intoccato. Giuliani trasforma e il tabellone segna 24 a 14. La partita termina qui, con il compimento della “vendetta” dell’Austria che il prossimo ottobre giocherà per il titolo continentale contro la Finlandia, ieri a segno contro la Svezia per 33 a 14. E sarà proprio la Svezia l’avversaria dell’Italia per il terzo gradino del podio e sarà imperativo vincere per restare nel Gruppo A.
Ph. Credits: @Valentina Gianferrari